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Un veneziano può anche conoscere molte cose della propria città, ma in Venezia credo sia impossibile conoscere o aver visto tutto. Ho approfittato delle visite organizzate in occasione del Carnevale per entrare in questo palazzetto del ‘600 restaurato da francesi e riportato, se non ai fasti dell’originale, ad un ottimo stato. Sede importante di eventi musicali prevalentemente francesi a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento è notevole anche per gli affreschi recuperati. Merita una visita.…
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Data dell'esperienza: febbraio 2019
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Una istituzione musicale francese ha rivitalizzato , attraverso un nobile e colto utilizzo il palazzetto seicentesco già della famiglia Zane con i suoi pregevoli affreschi,il salone da ballo, il casino da gioco, il piccolo , curato , affascinante giardino. Siamo in S. Polo alla scoperta di una Venezia poco nota e fuori dai circuiti turistici : oltre che residenza nobiliare fu poi destinata al gioco, ai balli ed ai vari divertimenti , oggi ristrutturata con cura avvicina la musica del periodo romantico francese ai giovani ed attraverso i concerti permette di visitare ed apprezzare questo sito . …
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Data dell'esperienza: marzo 2018
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Il palazzo è un po' nascosto e sì trova nel quartiere S. Polo. Era una antica casa di piacere per i nobili. All'interno si suonava e si ballava. È formato da due piani e tra loro vi è un grande foro per permettere alla musica di essere ascoltata da i due piani. Vi sono tanti affreschi con tanti buchi dovuti alle martellate per togliere l'intonaco che li copriva. L'intonaco fu messo per non pagare le tasse sugli affreschi decisi dagli austriaci. Ora il palazzo è adibito per concerti.…
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Data dell'esperienza: febbraio 2017
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Un luogo che adoro davvero a Venezia. Non perché sia pittoresco, decadente e tutto ciò che generalmente si apprezza alla ricerca della Venezia romantica. Ma perché è una vera istituzione culturale, con una missione chiara perseguita in modo efficace attraverso un operato cristallino, ispirato, motivato, metodico, curatorialmente elevato. È un’istituzione privata, francese, sbarcata a Venezia per una fortunatissima (per noi) coincidenza. La signora Bru reagisce alla scomparsa del marito decidendo di occuparsi di divulgazione della musica francese meno conosciuta. Mette su un vero istituto di ricerca e recupero musicale, con solidi programmi curatoriali, e apre una sede di questo istituto a Palazzo Zane, proprio a Venezia, città che deve esserle cara per motivi sentimentali. Non ha mai rincorso la visibilità fatua di chi si installa a Venezia con fare parassitario: i programmi sono impegnati, la comunicazione raffinatissima e sottile, la presenza garbata. Più che mirare al cool, mira alla fidelizzazione di un uditorio convinto dalla bontà del proprio operato, tessendo relazioni con le realtà culturali della città, mettendo a disposizione biglietti a prezzi stracciati per gli studenti, organizzando eventi anche al di fuori del proprio splendido palazzetto, non accomodandosi sulle opportunità del turismo mordi e fuggi che non richiede una reputazione. In spregio al pantano culturale, burocratico, morale ed estetico su cui il Palazzetto è poggiato, questa roccaforte francese evidenzia una sproporzione in termini di metodologie e concezione delle operazioni culturali. È obbligatorio seguire un concerto da loro, anche se della musica non vi importa un fico.…
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Data dell'esperienza: ottobre 2013
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