Fondazione 107
Fondazione 107
4
Giovedì
14.00 - 19.00
Venerdì
14.00 - 19.00
Sabato
14.00 - 19.00
Domenica
14.00 - 19.00
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11 recensioni
Eccellente
2
Molto buono
9
Nella media
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Paolo
Torino, Italia68 contributi
nov 2019 • Coppie
Finalmente l'arte contemporanea ha sedi anche nelle periferie!
Grazie all'abbonamento musei abbiamo scoperto questo spazio espositivo, ma, soprattutto, grazie alle persone delle fondazione abbiamo scoperto 3 artisti e le loro opere.
Il visitatore non viene lasciato a se stesso ma viene accompagnato nella visita, e questo è un plus non trascurabile quando si visitano mostre di arte contemporanea.
Da vedere!
Grazie all'abbonamento musei abbiamo scoperto questo spazio espositivo, ma, soprattutto, grazie alle persone delle fondazione abbiamo scoperto 3 artisti e le loro opere.
Il visitatore non viene lasciato a se stesso ma viene accompagnato nella visita, e questo è un plus non trascurabile quando si visitano mostre di arte contemporanea.
Da vedere!
Scritta in data 17 novembre 2019
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
moranz
Milano, Italia257 contributi
lug 2019 • Solo
Bello spazio espositivo ottenuto dal recupero di un’ex officina industriale. Attualmente è in corso la mostra temporanea “Hortus Conclusus” che raccoglie opere di diversi artisti europei.
Una particolare menzione va a Daniele che nell’accogliendomi ha saputo trasmettere l’amore per l’arte contemporanea.
Una particolare menzione va a Daniele che nell’accogliendomi ha saputo trasmettere l’amore per l’arte contemporanea.
Scritta in data 6 luglio 2019
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aldemiro56
Collegno, Italia8.920 contributi
giu 2019 • Coppie
Per festeggiare il decennale della fondazione è stata organizzata la mostra "Hortus Conclusus" dove 30 artisti europei hanno presentato le loro opere. "Manifestazione dell'intimità del pensiero e allo stesso tempo il campo di lavoro che l’artista, lo scrittore, il poeta custodiscono gelosamente. In tal senso i protagonisti della mostra sono legati tra loro da un modus operandi comune che li conduce, attraverso le loro azioni, a trasformare una situazione consolidata che è entrata in crisi". L'altra mostra si intitola "Eclipse" di Almagul Menlibayeva. Una mostra fotografica dove questa artista nata in Kazakistan focalizza "su tematiche geopolitiche, postcoloniali e sulle trasformazioni sociali nell’Asia centrale postsovietica, la ricerca dell’artista è altresì densa di erotismo: protagonista dei suoi scatti è la steppa, luogo geografico e soprattutto simbolico in cui libertà assoluta e naturali istinti di adattamento si rivelano e sfogano".
Scritta in data 16 giugno 2019
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Silvia C
Torino, Italia5.255 contributi
ott 2018 • Solo
Sono tornata dopo un anno per godere di un'altra mostra che ho trovato molto interessante soprattutto grazie ad un signore molto gentile che si è messo a raccontarmi qualcosa in più sui tre artisti esposti in modo da farmi capire un po' meglio cosa stavo osservando. Vi consiglio di seguirli in modo da andare a visitare le mostre che propongono e che sono sempre molto interessanti
Scritta in data 27 ottobre 2018
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roberta c
Asti, Italia402 contributi
ott 2018 • Coppie
veramente d'effetto e azzeccatissima la mostra "vivace sostenuto andante" che la fondazione ha in allestimento fino al 2 dicembre!
come sempre la domenica pomeriggio - verso le 4 - il responsabile si prodiga in una minuziosa visita guidata che è anche indispensabile per comprendere le opere in quanto essendo arte contemporanea non sono mai di facile e immediata comprensione. questo permette di contestualizzare e comprendere ciò che si vede anche per chi non è addetto ai lavori e rende il tutto molto più interessante.
in questo appuntamento 3 sono gli artisti esposti: Lange, Casoni e Carboni.
si possono ammirare 50 opere. Lange, nato nel '57, berlinese, è autore di quadri molto colorati, realizzati con un tipo di pittura molto materica e con tecniche diverse tra loro, su cui compaiono più o meno definiti dei volti. sue sono anche 3 sculture coloratissime, che rappresentano dei moderni San Sebastiano.
Carboni, nato anch'egli nel '57, professore di arte nonché artista lui stesso, presenta una serie di quadri realizzati con la medesima tecnica: sovrappone cerchi in modo molto elaborato richiamando fortemente la corrente della optical art, con un effetto ricercato e molto ipnotico!
alcune semplici sculture completano la sua produzione. è forse il più interessante dei 3.
Casoni, il più giovane, è nato nel 1990 e propone piccoli quadretti che si rifanno ai macchiaioli e altri realizzati utilizzando le strisciate lasciate dallo skateboard. sua è anche una istallazione composta da lastre metalliche su cui ha riprodotto frammenti di un dipinto del Pontormo, artista fiorentino del '400, di cui si può vedere il quadro integrale realizzato a mo' di altare sempre da lui.
molto bello nella sua semplicità l'allestimento e complimenti come sempre alla guida!
consiglio la visita di questa struttura che è fuori dai soliti percorsi turistici ma ha sicuramente molto potenziale!
la fondazione è aperta dal giovedì alla domenica, dalle 14 alle 19.
il biglietto costa 8€, 5 il ridotto. gratis con abbonamento musei.
come sempre la domenica pomeriggio - verso le 4 - il responsabile si prodiga in una minuziosa visita guidata che è anche indispensabile per comprendere le opere in quanto essendo arte contemporanea non sono mai di facile e immediata comprensione. questo permette di contestualizzare e comprendere ciò che si vede anche per chi non è addetto ai lavori e rende il tutto molto più interessante.
in questo appuntamento 3 sono gli artisti esposti: Lange, Casoni e Carboni.
si possono ammirare 50 opere. Lange, nato nel '57, berlinese, è autore di quadri molto colorati, realizzati con un tipo di pittura molto materica e con tecniche diverse tra loro, su cui compaiono più o meno definiti dei volti. sue sono anche 3 sculture coloratissime, che rappresentano dei moderni San Sebastiano.
Carboni, nato anch'egli nel '57, professore di arte nonché artista lui stesso, presenta una serie di quadri realizzati con la medesima tecnica: sovrappone cerchi in modo molto elaborato richiamando fortemente la corrente della optical art, con un effetto ricercato e molto ipnotico!
alcune semplici sculture completano la sua produzione. è forse il più interessante dei 3.
Casoni, il più giovane, è nato nel 1990 e propone piccoli quadretti che si rifanno ai macchiaioli e altri realizzati utilizzando le strisciate lasciate dallo skateboard. sua è anche una istallazione composta da lastre metalliche su cui ha riprodotto frammenti di un dipinto del Pontormo, artista fiorentino del '400, di cui si può vedere il quadro integrale realizzato a mo' di altare sempre da lui.
molto bello nella sua semplicità l'allestimento e complimenti come sempre alla guida!
consiglio la visita di questa struttura che è fuori dai soliti percorsi turistici ma ha sicuramente molto potenziale!
la fondazione è aperta dal giovedì alla domenica, dalle 14 alle 19.
il biglietto costa 8€, 5 il ridotto. gratis con abbonamento musei.
Scritta in data 14 ottobre 2018
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i-pack
Torino, Italia13.517 contributi
nov 2017 • Coppie
E' sempre un piacere ritornare alla Fondazione 107 (visitabile anche con abbonamento musei). E' uno spazio espositivo fantastico, "bombardato" di luce naturale come pochi altri spazi espositivi. I grandi spazi si prestano a mostre anche "impegnative" espostivamente parlando (guardate per esempio sul loro sito nell'archivio delle mostre TAPPETI ESTREMI per citarne una) L'ultima mostra vista era Malmaison, devo dire che senza la visita guidata non avrei nè compresa nè apprezzata. E' anche questo che mi piace della Fondazione 107, ti mette in condizione di comprendere l'arte contemporanea che per molti è ostica. Le visite guidate infatti son comprese nel biglietto e si fanno il sabato e la domenica. Son sempre piccoli gruppi e Graziano (se non ricordo male) è sempre disponibile ad approfondimenti che a volte esulano la mostra.
Ci sono sempre mostre a carattere geopolitico (se cosi si può dire) che spesso permette di far conoscere artisti nostrani.
Ci sono sempre mostre a carattere geopolitico (se cosi si può dire) che spesso permette di far conoscere artisti nostrani.
Scritta in data 10 dicembre 2017
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Silvia C
Torino, Italia5.255 contributi
ott 2017 • Solo
Non ero mai stata a questa Fondazione ma ho colto la palla al balzo in un pomeriggio autunnale di sabato pomeriggio. Il posto è molto bello e come spazio espositivo si presta molto bene all'arta contemporanea. In questo momento sono presenti 4 esposizioni. La principale è quella di Marcovinicio, ma è molto interessante anche l'installazione di Lucia Nazzaro. Intrigante quella di Ra di Martino e di Salvatore Astore.
Teneteli d'occhio perché stanno proponendo mostre e installazioni davvero interessanti.
Teneteli d'occhio perché stanno proponendo mostre e installazioni davvero interessanti.
Scritta in data 28 ottobre 2017
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roberta c
Asti, Italia402 contributi
ott 2017 • Coppie
dopo una lunga pausa primaverile ed estiva ha riaperto la Fondazione 107 con una mostra davvero interessante, dedicata all'artista piemontese Marcovinicio, che si è ispirato a questo grande spazio restituito alla città - dopo essere stato una fabbrica - per realizzare parte dei suoi lavori, qui esposti.
si tratta di 40 opere: in parte tele dipinte a olio e in parte fogli di carta su cui l'artista ha espresso il suo segno a serpentina, sul quale ha poi definito le forme di alcuni suoi oggetti ricorrenti. in alcuni casi ha applicato in seguito pezzi di scotch, che completano il lavoro.
un pannello informativo semplice e ben scritto, in italiano e in inglese, aiuta nella comprensione delle opere esposte.
i dipinti sono molto belli. si possono notare richiami a Van Gogh e a Gauguin nell'uso dei colori e a Chagall per quanto riguarda la ripetizione ossessiva degli stessi oggetti e animali che compaiono sulle tele: tazzine, caffettiere napoletane, canoe, finestre, serpenti, mucche, pecore accovacciate, maschere africane... sono le cose che si possono vedere, talvolta dipinte, talvolta lasciate in bianco come vuoti, altre volte dipinte...ma col colore bianco.
i quadri si possono idealmente capovolgere e riappendere da ciascun lato in quanto gli animali/oggetti fluttuano come sospesi nel vuoto in tutte le direzioni.
per sottolineare i contrasti l'artista ha usato pochi colori, in genere non più di 4, stesi con vigorose pennellate e molto contrastanti tra loro: azzurro con il giallo, rosa con il nero oppure l'abbinamento secondo me più caldo e avvolgente, marrone con il verde acqua.
mentre i disegni mi hanno lasciato un po' perplessa i dipinti mi sono piaciuti davvero molto.
l'esposizione è completata dalla "stanza" realizzata con materiali di recupero che Marcovinicio ha allestito nel suo studio e ha trasportato qui in occasione della sua mostra. si tratta di mobili assemblati, valigie, ecc.. che formano le 4 pareti di una piccola saletta arredata di tutto punto con tappeti per terra e alle pareti, cappelli, dipinti realizzati dai suoi amici, fotografie, mobili e 3 poltrone su cui è possibile accomodarsi e respirare l'"odore di casa" dell'artista.
molti degli oggetti qui presenti sono quelli riproposti nelle tele.
per assaporare al meglio il percorso di visita è sempre consigliato andare in fondazione verso le 16.30 la domenica, quando è presente Graziano che fornisce ottime indicazioni sulle mostre allestite.
la visita guidata, compresa nel biglietto d'ingresso, dura circa un'ora. altrimenti si visita in un quarto d'ora ma si perde moltissimo del senso delle opere.
Graziano è sempre preparatissimo su quanto è esposto!!
la fondazione è aperta dal giovedì alla domenica dalle 14 alle 19, fino al 26 novembre. poi chiude per la pausa invernale.
a fine ottobre verranno allestite le opere di altri 3 artisti, in attesa di Artissima che si svolge a inizio novembre.
il biglietto costa 8€. a maggior ragione visto che è un po' caro è meglio approfittare della visita guidata inclusa! gratis con abbonamento musei.
consigliata la visita di questo posto ancora secondo me troppo poco conosciuto!
si tratta di 40 opere: in parte tele dipinte a olio e in parte fogli di carta su cui l'artista ha espresso il suo segno a serpentina, sul quale ha poi definito le forme di alcuni suoi oggetti ricorrenti. in alcuni casi ha applicato in seguito pezzi di scotch, che completano il lavoro.
un pannello informativo semplice e ben scritto, in italiano e in inglese, aiuta nella comprensione delle opere esposte.
i dipinti sono molto belli. si possono notare richiami a Van Gogh e a Gauguin nell'uso dei colori e a Chagall per quanto riguarda la ripetizione ossessiva degli stessi oggetti e animali che compaiono sulle tele: tazzine, caffettiere napoletane, canoe, finestre, serpenti, mucche, pecore accovacciate, maschere africane... sono le cose che si possono vedere, talvolta dipinte, talvolta lasciate in bianco come vuoti, altre volte dipinte...ma col colore bianco.
i quadri si possono idealmente capovolgere e riappendere da ciascun lato in quanto gli animali/oggetti fluttuano come sospesi nel vuoto in tutte le direzioni.
per sottolineare i contrasti l'artista ha usato pochi colori, in genere non più di 4, stesi con vigorose pennellate e molto contrastanti tra loro: azzurro con il giallo, rosa con il nero oppure l'abbinamento secondo me più caldo e avvolgente, marrone con il verde acqua.
mentre i disegni mi hanno lasciato un po' perplessa i dipinti mi sono piaciuti davvero molto.
l'esposizione è completata dalla "stanza" realizzata con materiali di recupero che Marcovinicio ha allestito nel suo studio e ha trasportato qui in occasione della sua mostra. si tratta di mobili assemblati, valigie, ecc.. che formano le 4 pareti di una piccola saletta arredata di tutto punto con tappeti per terra e alle pareti, cappelli, dipinti realizzati dai suoi amici, fotografie, mobili e 3 poltrone su cui è possibile accomodarsi e respirare l'"odore di casa" dell'artista.
molti degli oggetti qui presenti sono quelli riproposti nelle tele.
per assaporare al meglio il percorso di visita è sempre consigliato andare in fondazione verso le 16.30 la domenica, quando è presente Graziano che fornisce ottime indicazioni sulle mostre allestite.
la visita guidata, compresa nel biglietto d'ingresso, dura circa un'ora. altrimenti si visita in un quarto d'ora ma si perde moltissimo del senso delle opere.
Graziano è sempre preparatissimo su quanto è esposto!!
la fondazione è aperta dal giovedì alla domenica dalle 14 alle 19, fino al 26 novembre. poi chiude per la pausa invernale.
a fine ottobre verranno allestite le opere di altri 3 artisti, in attesa di Artissima che si svolge a inizio novembre.
il biglietto costa 8€. a maggior ragione visto che è un po' caro è meglio approfittare della visita guidata inclusa! gratis con abbonamento musei.
consigliata la visita di questo posto ancora secondo me troppo poco conosciuto!
Scritta in data 2 ottobre 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
i-pack
Torino, Italia13.517 contributi
ott 2016 • Amici
Non conoscevo questo spazio espositivo, quasi un po' per caso mi ci son trovato e devo dire che son rimasto molto sorpreso. Si tratta di una vecchia fabbrica riadattata a spazio espostivo. E' stato scelto di mantenere la "forma originale" dell'edificio e devo dire che è stata davvero una scelta azzeccata. Il soffitto a volta, con lucernai molto grandi illuminano lo spazio in maniera davvero bella. In questo momento c'è una mostra intitolata AMIANTO di Federico Piccari. Confesso che non sono un grande intenditore di arte contemporanea, ma siamo stati motlo fortunati perchè c'era una visita guidata alla mostra gratuita ed è stato tutto piu facile e interessante. Particolarissimo il tappeto di "sassolini colorati" che si vede appena si entra (anche se a fatica avrei colto tutto quello che ci ha detto la guida). Tecniche davvero particolari quelle delle altre opere, cera colata su carta, silicone, candeggina su stoffa, carta abrasiva lavorata. Bellissime le tele con i fiori fatti con la tecnica della cera. Mi hanno un po' inquietato le varie rappresentazioni di feti (seppur "stilizzati" state tranquilli e il tema della guerra)
Di grande impatto il "quadro" ottenuto con le camicie "verniciate", davvero bello.
Un po' inquietante anche il video con le dita ferite.
Interessante l'installazione audiovideo con il tappeto persiano fatto con i sassolini colorati (tappeto creato e video girato presso la fondazione) Sarebbe bello fosse riallestito, davvero d'impatto il tappeto.
Non avrei mai detto, ma anche l'amianto decorato con oro, bronzo e argento, poggiato sul granito nero che forma bei riflessi
Ci sono le foto sulla pagina FB e sul sito.
Purtroppo eravamo un po' di fretta e non ci siam potuti fermare a lungo, mi è spiaciuto perchè era presente l'artista.
Mi ha un po' inquietato invece il fatto che ci fosse una sorta di "aperitivo" Herbalife all'intenro della Fondazione, ma non ho ben capito cosa fosse...
Tornerò sicuramente.
Aperto da giovedì a domenica 14.00 – 19.00
Gratis con Abbonamento Musei
Di grande impatto il "quadro" ottenuto con le camicie "verniciate", davvero bello.
Un po' inquietante anche il video con le dita ferite.
Interessante l'installazione audiovideo con il tappeto persiano fatto con i sassolini colorati (tappeto creato e video girato presso la fondazione) Sarebbe bello fosse riallestito, davvero d'impatto il tappeto.
Non avrei mai detto, ma anche l'amianto decorato con oro, bronzo e argento, poggiato sul granito nero che forma bei riflessi
Ci sono le foto sulla pagina FB e sul sito.
Purtroppo eravamo un po' di fretta e non ci siam potuti fermare a lungo, mi è spiaciuto perchè era presente l'artista.
Mi ha un po' inquietato invece il fatto che ci fosse una sorta di "aperitivo" Herbalife all'intenro della Fondazione, ma non ho ben capito cosa fosse...
Tornerò sicuramente.
Aperto da giovedì a domenica 14.00 – 19.00
Gratis con Abbonamento Musei
Scritta in data 15 ottobre 2016
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
roberta c
Asti, Italia402 contributi
ott 2016 • Coppie
fino al 20 novembre la 107 presenta un'altra mostra davvero interessante, dedicata ai lavori di federico piccari: "amianto", che è anche il titolo di una delle opere esposte.
sono 17 i lavori che ripercorrono il suo percorso d'artista.
torinese - lavora e vive a rivoli - in questa personale espone sculture, quadri e due video realizzati tra gli anni 90 e il 2016, in parte di proprietà dell'artista, in parte provenienti da collezioni private, con alcune opere donate alla fondazione e pensate appositamente per questa esposizione. come ad esempio il grande tappeto che campeggia in centro alla sala principale, realizzato con pezzi di marmo grigio a una parte del quale ha dato una colorazione nera per creare un efficace contrasto cromatico.
piccari usa materiali tra i più disparati: brandelli di camicie incollati su un supporto e dipinti di vernice bianca, candeggina con cui sbianca tessuti per delineare figure come ad esempio feti - uno dei suoi temi più ricorrenti come si vede anche in mostra -, peli di barba e capelli incollati su grandi tele per realizzare disegni astratti, silicone usato per comporre ritratti di anonimi passanti incontrati per strada, timbri intinti nell'inchiostro rosso e usati per riempire la tela bianca e - ultima creazione in ordine temporale - lastre e tubi di amianto messi in sicurezza, verniciati di metalli preziosi come oro, argento e rame e collocati su supporti di splendido marmo nero a ricordare la caducità della vita.
i temi trattati sono il labile confine tra la vita e la morte, l'infanzia, le migrazioni, la conflittualità che si genera tra popoli come all'interno delle famiglie, il disagio sociale..
una "sezione" è dedicata ai suoi lavori con la cera: una decina di quadri in cui usando questo materiale ha riprodotto feti armati, fiori, un bimbo che salta una corda fatta di filo spinato, immagini identiche in sequenza come fossero i fotogrammi di un film, bambini che trovano sotto l'albero di natale armi e carri armati, a sottolineare il clima di sempre maggiore insicurezza che molti percepiscono...
a completare la mostra un video dal titolo selfie, in cui si vedono dita di persone con ferite auto-inflitte, a dimostrazione di un profondo disagio nei confronti della società e un trittico sul tema del rapporto con l'altro, il diverso: un tappeto che potrebbe essere un paese o magari l'europa, dove si affollano persone che ad un certo punto iniziano a litigare e a picchiarsi, 3 persone che si spogliano creando un tappeto coi propri abiti e svolgono attività su di esso - metafora del migrante che arrivato in un qualche paese cerca di ritagliarsi un proprio spazio -, 3 coppie di persone diverse per età, estrazione sociale, ecc. che si incontrano in luoghi vicini alla fondazione per scambiarsi i propri abiti. il messaggio vuole essere: mettendosi nei panni dell'altro si può riuscire a comprenderlo e si possono evitare le conflittualità.
andando la domenica pomeriggio si viene accompagnati per oltre un'ora alla scoperta delle opere da un esperto in grado davvero di trasmettere il significato e il senso di quanto si osserva. il tutto compreso nel costo del biglietto che è di 8€.
gratuito per i possessori dell'abbonamento musei.
veramente consigliata la visita a questo spazio e a questa mostra!!
sono 17 i lavori che ripercorrono il suo percorso d'artista.
torinese - lavora e vive a rivoli - in questa personale espone sculture, quadri e due video realizzati tra gli anni 90 e il 2016, in parte di proprietà dell'artista, in parte provenienti da collezioni private, con alcune opere donate alla fondazione e pensate appositamente per questa esposizione. come ad esempio il grande tappeto che campeggia in centro alla sala principale, realizzato con pezzi di marmo grigio a una parte del quale ha dato una colorazione nera per creare un efficace contrasto cromatico.
piccari usa materiali tra i più disparati: brandelli di camicie incollati su un supporto e dipinti di vernice bianca, candeggina con cui sbianca tessuti per delineare figure come ad esempio feti - uno dei suoi temi più ricorrenti come si vede anche in mostra -, peli di barba e capelli incollati su grandi tele per realizzare disegni astratti, silicone usato per comporre ritratti di anonimi passanti incontrati per strada, timbri intinti nell'inchiostro rosso e usati per riempire la tela bianca e - ultima creazione in ordine temporale - lastre e tubi di amianto messi in sicurezza, verniciati di metalli preziosi come oro, argento e rame e collocati su supporti di splendido marmo nero a ricordare la caducità della vita.
i temi trattati sono il labile confine tra la vita e la morte, l'infanzia, le migrazioni, la conflittualità che si genera tra popoli come all'interno delle famiglie, il disagio sociale..
una "sezione" è dedicata ai suoi lavori con la cera: una decina di quadri in cui usando questo materiale ha riprodotto feti armati, fiori, un bimbo che salta una corda fatta di filo spinato, immagini identiche in sequenza come fossero i fotogrammi di un film, bambini che trovano sotto l'albero di natale armi e carri armati, a sottolineare il clima di sempre maggiore insicurezza che molti percepiscono...
a completare la mostra un video dal titolo selfie, in cui si vedono dita di persone con ferite auto-inflitte, a dimostrazione di un profondo disagio nei confronti della società e un trittico sul tema del rapporto con l'altro, il diverso: un tappeto che potrebbe essere un paese o magari l'europa, dove si affollano persone che ad un certo punto iniziano a litigare e a picchiarsi, 3 persone che si spogliano creando un tappeto coi propri abiti e svolgono attività su di esso - metafora del migrante che arrivato in un qualche paese cerca di ritagliarsi un proprio spazio -, 3 coppie di persone diverse per età, estrazione sociale, ecc. che si incontrano in luoghi vicini alla fondazione per scambiarsi i propri abiti. il messaggio vuole essere: mettendosi nei panni dell'altro si può riuscire a comprenderlo e si possono evitare le conflittualità.
andando la domenica pomeriggio si viene accompagnati per oltre un'ora alla scoperta delle opere da un esperto in grado davvero di trasmettere il significato e il senso di quanto si osserva. il tutto compreso nel costo del biglietto che è di 8€.
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veramente consigliata la visita a questo spazio e a questa mostra!!
Scritta in data 4 ottobre 2016
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