Tempio di Venere e Roma
Tempio di Venere e Roma
4.5
9.00 - 19.15
Lunedì
9.00 - 19.15
Martedì
9.00 - 19.15
Mercoledì
9.00 - 19.15
Giovedì
9.00 - 19.15
Venerdì
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Sabato
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Domenica
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Quartiere: Campitelli
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- Fori Imperiali-Colosseo • 2 minuti a piedi
- Colosseo • 2 minuti a piedi
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4.5
89 recensioni
Eccellente
37
Molto buono
38
Nella media
14
Scarso
0
Pessimo
0
CAT-TEO-DVD
Grottaferrata, Italia7.275 contributi
giu 2023 • Amici
visito il Tempio di Venere in occasione dello spettacolo teatrale "l'Urlo di Roma"
di e con Paola Minaccioni.
questo tempio era il più grande tempio conosciuto dell'antica Roma.
situato nella parte orientale del Foro romano, occupava tutto lo spazio tra la basilica
di Massenzio e il Colosseo.
era dedicato alle dee Venus Felix (Venere portatrice di buona sorte) e Roma Aeterna.
Nota: spettacolo MERAVIGLIOSO
di e con Paola Minaccioni.
questo tempio era il più grande tempio conosciuto dell'antica Roma.
situato nella parte orientale del Foro romano, occupava tutto lo spazio tra la basilica
di Massenzio e il Colosseo.
era dedicato alle dee Venus Felix (Venere portatrice di buona sorte) e Roma Aeterna.
Nota: spettacolo MERAVIGLIOSO
Scritta in data 11 luglio 2023
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
claudio d
Viterbo, Italia41.919 contributi
nov 2022
Promosso da Adriano, il tempio costruito sulla Velia e dedicato alle due dee, ognuna delle quali aveva la sua cella, è il più grande di Roma (il podio misurava m.145 per 100 di larghezza), e ritenuto anche il più spettacolare. Fu causa della fine del famoso architetto Apollodoro, per le critiche da quest'ultimo avanzate sul progetto del tempio (stilato dallo stesso Adriano), in particolare sulle dimensioni delle statue di Venere e Roma, troppo alte per le nicchie che le avrebbero ospitate; per queste critiche, ma anche per dissapori di antica data (e aggiungerei pure, per l'esattezza delle osservazioni poste), l'imperatore, profondamente irritato, condannò a morte l'architetto. I resti sono imponenti e vasti (come ad esempio la lunga sequela di colonne del lato meridionale, o le grandi absidi delle celle delle dee, i resti del colonnato in porfido rosso e del pavimento originario nella cella della dea Roma), a dimostrazione della grandezza e splendore dell'edificio originario (anche se oggi nemmeno lontanamente immaginabile: basta guardare i disegni della ricostruzione di questa zona di Roma per rendersene conto); in più si aggiunga che qui vi è una delle migliori viste sul Colosseo (il tempio si trova infatti all'estremità orientale dell'area archeologica del Foro Romano).
Scritta in data 30 novembre 2022
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roberto4u68
Roma, Italia8.371 contributi
feb 2022 • Solo
Una delle cose più belle e più snobbate del foro. Essendo in posizione arretrata rispetto l'ingresso, rapiti dalla magia dell'Arco il 99% dei visitatori snobba questa attrazione....e di quei pochi che lo visitano il 99% si limita a guardare la parte esterna, i resti del tempio di Venere, quando passando una porta a destra si entra nel cortile del tempio di Roma, una meraviglia con colonne purpuree e pavimento in marmo decorato. Come se non bastasse, all'interno del chiostro di una antica basilica medievale una stupenda mostra con reperti romani e resti di in sepolcreto. Una esperienza indescrivibile che merita una visita e non una foto distratta. Intanto guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se vi sono stato utile cliccate su utile.
Scritta in data 14 febbraio 2022
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Raffaele R
Chieti, Italia9.218 contributi
set 2020
Adiacente al Colosseo si trova al centro del Foro Romano. Un tempo era molto più grande ma si è conservata solo una parte dell'antico monumento. Si nota immediatamente se si visita il Colosseo
Scritta in data 27 settembre 2020
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Stefo&Vivi
Roma, Italia33.355 contributi
nov 2019
Una volta assorbito l’impatto emotivo della visione totalizzante dell’Amphitheatrum, soprattutto per chi si trova per la prima volta nella Città Eterna, ad ovest, nel punto in cui tramonta il Sole agli equinozi, c'è il tempio di Venere e Roma.
Che possiede un'imponenza e una solennità tali da ispirare riverenza e ammirazione, occupa un’area enorme, in pratica lo spazio compreso tra la basilica di Massenzio e il Colosseo.
Costruito per volontà dell'imperatore Adriano, fu inaugurato, non a caso, il 21 di Aprile del 135 dopo Cristo, anniversario della fondazione dell’Urbe.
Assistere alla ricostruzione digitale del sontuoso apparato decorativo che si palesa in una realtà aumentata, così suggestivo e che conferisce ulteriore fascino al vasto spazio occupato dai resti degli ambienti del tempio, ci lascia ancora una volta incantati.
Che possiede un'imponenza e una solennità tali da ispirare riverenza e ammirazione, occupa un’area enorme, in pratica lo spazio compreso tra la basilica di Massenzio e il Colosseo.
Costruito per volontà dell'imperatore Adriano, fu inaugurato, non a caso, il 21 di Aprile del 135 dopo Cristo, anniversario della fondazione dell’Urbe.
Assistere alla ricostruzione digitale del sontuoso apparato decorativo che si palesa in una realtà aumentata, così suggestivo e che conferisce ulteriore fascino al vasto spazio occupato dai resti degli ambienti del tempio, ci lascia ancora una volta incantati.
Scritta in data 13 novembre 2019
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tony b
5.208 contributi
nov 2019 • Amici
La sua costruzione risale al 120 d.c proprio di fronte al Colosseo.
All'epoca era il più grande tempio di Roma e lo rimase per secoli.
Sebbene ora ne restino poche rovine ciò nulla toglie alla sua grandezza e alla sua storia.
E di certo una delle attrazioni più importanti di Roma.
Da visitare!
All'epoca era il più grande tempio di Roma e lo rimase per secoli.
Sebbene ora ne restino poche rovine ciò nulla toglie alla sua grandezza e alla sua storia.
E di certo una delle attrazioni più importanti di Roma.
Da visitare!
Scritta in data 8 novembre 2019
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Joyrayd
Genova, Italia1.817 contributi
nov 2018
....che danno l'idea della maestosità del tempio che fù. Sicuramente una delle aree archeologiche più importanti di Roma!
Scritta in data 30 ottobre 2019
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Erika
1 contributo
mag 2019 • Amici
Un tempio da visitare per comprendere come i culti molto antichi sono durati anche in tempi certamente meno disposti ad ascoltare le libertà. I romani non erano a "favore" del femmineo infatti Venere viene considerata come madre di Romolo e Remo ovvero della Roma Imperiale, in quanto pagani presero i culti che magnificano talune Dee adattandole al potere dello stato, è storia dei popoli...., lo fecero perfino con Iside! Da visitare ribadisco, anche perché aveva una valenza importante al tempo di Adriano.
Scritta in data 21 maggio 2019
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Flo P
Roma, Italia31.741 contributi
mar 2019 • Coppie
diede inizio ai lavori dovette spostare la statua vicino Colosseo, trasporto in cui furono impiegati 24 elefanti. La cella era doppia, due grandi ambienti attaccati tra loro, una stanza dedicata alla dea Roma ( dal lato del Foro) l'altra dedicata a Venere ( posta dal lato del Colosseo), infatti si può ammirare se siete dentro al Colosseo.
Scritta in data 21 marzo 2019
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Tommaso612
Roma, Italia536 contributi
dic 2018 • Coppie
Questo grande tempio fu costruito intorno al 120 d.C., al tempo dell’imperatore Adriano, proprio di fronte all’Anfiteatro Flavio (il Colosseo) sul luogo ove sorgeva l'atrio della sontuosa Domus Aurea. La residenza neroniana era stata demolita già da numerosi anni, in seguito alla “Damnatio memoriae” decretata dal Senato Romano nei confronti del defunto imperatore. Nessun ricordo della sua figura doveva sopravvivere alla storia: monumenti, palazzi, iscrizioni; in ogni angolo dell’impero tutto doveva essere distrutto, o rinominato. Anche la colossale statua in bronzo di Nerone, che dette il nome al vicino anfiteatro, fu infatti modificata e dedicata al Dio Sole.
Fu lo stesso imperatore Adriano, che si dilettava di belle arti, a disegnare il progetto del fastoso tempio. Lo storico di lingua greca Cassio Dione racconta che il sovrano chiese un parere sulla sua opera al grande architetto Apollodoro di Damasco (colui che aveva concepito il Foro di Traiano e altre splendide realizzazioni di quegli anni). Questi ridicolizzò il progetto, facendosi beffe delle pretese conoscenze architettoniche dell’imperatore; al punto che quest’ultimo, offeso nell’amor proprio dai pesanti sarcasmi dell’incauto artista, lo fece uccidere pochi mesi dopo.
Il tempio fu dedicato a Venere Felix (la dea simbolo di amore, bellezza, fertilità e buona sorte, dalla quale discendeva idealmente tutto il popolo romano) e alla dea Roma Aeterna (la personificazione celeste dell’Urbe). All’epoca della costruzione fu il più grande tempio di Roma e tale rimase nei secoli seguenti. La struttura, organizzata secondo uno schema tipico dei templi greci, poggiava su un podio rettangolare lungo 140 metri e largo 100; sui lati lunghi correva un doppio colonnato con due ingressi monumentali simmetrici (detti “propilei”). Al centro del podio, ulteriormente innalzato su uno stilobate di pochi gradini, si ergeva il tempio vero e proprio, circondato da un peristilio di venti colonne sui lati lunghi e dieci su quelli corti; questi ultimi sovrastati da ampi frontoni triangolari.
La parte centrale del tempio, quella più sacra, era divisa in due ambienti absidati simmetrici, addossati l’uno all’altro dalla parte posteriore e perciò orientati verso l’esterno in direzioni opposte: quello volto verso il Colosseo conteneva l’altare di Venere, l’altro l’altare della dea Roma. Le colossali statue delle divinità sedevano su un trono. Il tetto era realizzato in legno, ricoperto da tegole d’argilla. Ogni parte dell’edificio era riccamente decorata da statue di divinità minori, fregi, colonne, trabeazioni, bassorilievi, ecc. e ogni dettaglio era vivacemente colorato di rosso, azzurro, oro, verde... L’insieme era destinato a stupire il visitatore, mostrandogli la potenza e la ricchezza dell’impero, oltre ai magnifici onori che questo tributava alle sue divinità.
Già vittima di crolli e incendi durante il Basso Impero, con l’affermarsi del Cristianesimo il tempio fu abbandonato. Le spoliazioni e le distruzioni iniziarono nel VII secolo, quando papa Onorio I divelse le travi del tetto per riutilizzarle nell’antica basilica di San Pietro, e divennero sistematiche nei secoli successivi devastando sempre più il monumento. Oggi del passato splendore resta ben poco: alcune colonne dei porticati laterali, l’abside di una cella (con l'originale decorazione a rombi) e rari frammenti sparsi qua e là sull’antico podio, la cui parte rivolta verso il Colosseo mostra ancora alcune arcate di sostegno. Sopra la parte occidentale del tempio fu costruita nel IX secolo la Basilica di Santa Maria Nova, più tardi intitolata a Santa Francesca Romana. Nell’ex convento di questa chiesa, oggi trasformato in un museo, sono visibili altre vestigia dell’antico monumento.
Le rovine del Tempio di Venere e Roma sono oggi inserite nella grande zona archeologica che comprende il Colosseo, il Foro Romano e il Palatino. Il biglietto d’ingresso costa di norma 12.00 euro (il ridotto 7,50); in considerazione della gran quantità di monumenti visitabili, il biglietto è valido per due giorni consecutivi. Gli orari d’accesso variano a seconda dei periodi dell’anno; in alcune date sono previste visite gratuite. Informatevi in merito sugli appositi siti informatici.
Fu lo stesso imperatore Adriano, che si dilettava di belle arti, a disegnare il progetto del fastoso tempio. Lo storico di lingua greca Cassio Dione racconta che il sovrano chiese un parere sulla sua opera al grande architetto Apollodoro di Damasco (colui che aveva concepito il Foro di Traiano e altre splendide realizzazioni di quegli anni). Questi ridicolizzò il progetto, facendosi beffe delle pretese conoscenze architettoniche dell’imperatore; al punto che quest’ultimo, offeso nell’amor proprio dai pesanti sarcasmi dell’incauto artista, lo fece uccidere pochi mesi dopo.
Il tempio fu dedicato a Venere Felix (la dea simbolo di amore, bellezza, fertilità e buona sorte, dalla quale discendeva idealmente tutto il popolo romano) e alla dea Roma Aeterna (la personificazione celeste dell’Urbe). All’epoca della costruzione fu il più grande tempio di Roma e tale rimase nei secoli seguenti. La struttura, organizzata secondo uno schema tipico dei templi greci, poggiava su un podio rettangolare lungo 140 metri e largo 100; sui lati lunghi correva un doppio colonnato con due ingressi monumentali simmetrici (detti “propilei”). Al centro del podio, ulteriormente innalzato su uno stilobate di pochi gradini, si ergeva il tempio vero e proprio, circondato da un peristilio di venti colonne sui lati lunghi e dieci su quelli corti; questi ultimi sovrastati da ampi frontoni triangolari.
La parte centrale del tempio, quella più sacra, era divisa in due ambienti absidati simmetrici, addossati l’uno all’altro dalla parte posteriore e perciò orientati verso l’esterno in direzioni opposte: quello volto verso il Colosseo conteneva l’altare di Venere, l’altro l’altare della dea Roma. Le colossali statue delle divinità sedevano su un trono. Il tetto era realizzato in legno, ricoperto da tegole d’argilla. Ogni parte dell’edificio era riccamente decorata da statue di divinità minori, fregi, colonne, trabeazioni, bassorilievi, ecc. e ogni dettaglio era vivacemente colorato di rosso, azzurro, oro, verde... L’insieme era destinato a stupire il visitatore, mostrandogli la potenza e la ricchezza dell’impero, oltre ai magnifici onori che questo tributava alle sue divinità.
Già vittima di crolli e incendi durante il Basso Impero, con l’affermarsi del Cristianesimo il tempio fu abbandonato. Le spoliazioni e le distruzioni iniziarono nel VII secolo, quando papa Onorio I divelse le travi del tetto per riutilizzarle nell’antica basilica di San Pietro, e divennero sistematiche nei secoli successivi devastando sempre più il monumento. Oggi del passato splendore resta ben poco: alcune colonne dei porticati laterali, l’abside di una cella (con l'originale decorazione a rombi) e rari frammenti sparsi qua e là sull’antico podio, la cui parte rivolta verso il Colosseo mostra ancora alcune arcate di sostegno. Sopra la parte occidentale del tempio fu costruita nel IX secolo la Basilica di Santa Maria Nova, più tardi intitolata a Santa Francesca Romana. Nell’ex convento di questa chiesa, oggi trasformato in un museo, sono visibili altre vestigia dell’antico monumento.
Le rovine del Tempio di Venere e Roma sono oggi inserite nella grande zona archeologica che comprende il Colosseo, il Foro Romano e il Palatino. Il biglietto d’ingresso costa di norma 12.00 euro (il ridotto 7,50); in considerazione della gran quantità di monumenti visitabili, il biglietto è valido per due giorni consecutivi. Gli orari d’accesso variano a seconda dei periodi dell’anno; in alcune date sono previste visite gratuite. Informatevi in merito sugli appositi siti informatici.
Scritta in data 20 dicembre 2018
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
My ticket to the Colosseum is at 4pm, will I be able to wall around and check out the temple of venus while I wait to go into the Colosseum at 4pm?
Scritta in data 13 maggio 2019
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