Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci"
Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci"
4
8.00 - 19.00
Martedì
8.00 - 19.00
Mercoledì
8.00 - 19.00
Giovedì
8.00 - 19.00
Venerdì
8.00 - 19.00
Sabato
8.00 - 19.00
Domenica
8.00 - 19.00
Info
Il Museo Nazionale d'Arte Orientale è un istituto con finalità particolari del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Esso svolge compiti di tutela in ambito nazionale sulle collezioni di arte orientale, e promuove la conoscenza delle civiltà asiatiche.Sul piano istituzionale, inoltre, collabora con le Soprintendenze territoriali, anche accogliendo materiali orientali provenienti da altri Musei statali che non dispongono delle necessarie competenze specifiche. Fornisce inoltre consulenza alle Soprintendenze territoriali e agli Enti locali per lo studio delle opere di arte e archeologia orientale che siano in loro possesso.
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Museo Nazionale d'Arte Orientale "Giuseppe Tucci": i modi migliori per scoprire questo luogo di interesse e le attrazioni nelle vicinanze
La zona
Indirizzo
Quartiere: Centro
Come arrivarci
- Vittorio Emanuele • 5 minuti a piedi
- Cavour • 7 minuti a piedi
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4.0
85 recensioni
Eccellente
33
Molto buono
35
Nella media
11
Scarso
4
Pessimo
2
spedubec
Bologna, Italia5.371 contributi
ago 2023
Questo museo, insieme ad altri musei romani minori, nel 2016 è stato inglobato nel Museo delle civiltà che si trova all'Eur davanti all'obelisco di Marconi. Il nuovo allestimento valorizza la collezione che è ricca di oggetti che vanno dall'Arabia Meridionale alla Corea.
Scritta in data 20 agosto 2023
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
domo315
Roma, Italia555 contributi
lug 2017 • Solo
Un infausto destino sta colpendo il museo Nazionale orientale nella prestigiosa sede di palazzo Brancaccio.
Il museo è intitolato all’nsigne Giuseppe Tucci noto orientalista, eploratore e storico delle religioni nonché coo-fondatore dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) insieme a Giovanni Gentile.
Il museo venne istituito nel 1957 con un primo nucleo di oggetti frutto delle esplorazioni di Tucci in Tibet e Nepal, in seguito si ampliò grazie ad acquisti a generose donazioni :importante fu quella della Signora Bonardi vedova di Giuseppe Tucci , che nel 2000 aggiunse la sua eredità, nominando il Museo suo erede universale.
Quello che era stato creato nel tempo, con tanta pazienza,sacrificio e dedizione allo studio delle civiltà orientali, oggi, in un solo istante viene vanificato da una ignobile plebaglia che in virtù della ‘valorizzazione’ intesa per mercificazione chiude i battenti. Il museo ha pochi visitatori e non rende come dovrebbe!
Si paventa un trasferimento dall’attuale sede a quella dell’Eur a costi nettamente superiori per i fitti dei locali. Ma…i ‘soliti noti ’ obietteranno che così si risparmia!
Mi ricordo nei primi anni ’70,le prime volte al museo: il fascino di quelle sale dalla fioca luce, il silenzio di quegli ambienti che permettevano quasi una comunione con le opere provenienti dal lontano oriente,un luogo di studio e meditazione, oggi purtroppo tutto questo è finito miseramente…. Peccato!
Il museo è intitolato all’nsigne Giuseppe Tucci noto orientalista, eploratore e storico delle religioni nonché coo-fondatore dell'Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) insieme a Giovanni Gentile.
Il museo venne istituito nel 1957 con un primo nucleo di oggetti frutto delle esplorazioni di Tucci in Tibet e Nepal, in seguito si ampliò grazie ad acquisti a generose donazioni :importante fu quella della Signora Bonardi vedova di Giuseppe Tucci , che nel 2000 aggiunse la sua eredità, nominando il Museo suo erede universale.
Quello che era stato creato nel tempo, con tanta pazienza,sacrificio e dedizione allo studio delle civiltà orientali, oggi, in un solo istante viene vanificato da una ignobile plebaglia che in virtù della ‘valorizzazione’ intesa per mercificazione chiude i battenti. Il museo ha pochi visitatori e non rende come dovrebbe!
Si paventa un trasferimento dall’attuale sede a quella dell’Eur a costi nettamente superiori per i fitti dei locali. Ma…i ‘soliti noti ’ obietteranno che così si risparmia!
Mi ricordo nei primi anni ’70,le prime volte al museo: il fascino di quelle sale dalla fioca luce, il silenzio di quegli ambienti che permettevano quasi una comunione con le opere provenienti dal lontano oriente,un luogo di studio e meditazione, oggi purtroppo tutto questo è finito miseramente…. Peccato!
Scritta in data 7 novembre 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
MADELA D
Roma, Italia275 contributi
set 2017 • Amici
La gran ricchezza di reperti accompagna il cammino permettendo la formazione di un'idea anche a chi non è ben informato storicamente ed antropologicamente su referti e manufatti presenti nell'esposizione. La location è stupenda, a me dava una sensazione di calore, di casa. Il camino, i pavimenti ed i soffitti attraevano lo sguardo quanto le opere stesse. Pensare che Tucci avesse abitato nel palazzo stesso, evocava suggestioni, induceva fantasticherie. Senz'altro meritevole.
Scritta in data 23 ottobre 2017
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Lorenzo F
Roma, Italia7 contributi
set 2017 • Solo
La collezione e le sale sono molto belle. Il museo e' da rivedere completamente: l'ingresso da ufficio delle poste, personale molto cortese ma casereccio, manca di descrizioni, a parte stringatissime etichette con nome dei manufatti e date. Peccato, molto potenziale ma al momento, un museo trascurato.
Scritta in data 26 settembre 2017
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Ale
134 contributi
ago 2017 • Solo
Il museo ospita una collezione di opere molto preziose e antiche. Troverete reperti provenienti dagli scavi in Siria ad esempio. Peccato che il palazzo storico (con fantastici stucchi e affreschi) non mi sembra adatto alla valorizzazione delle opere. La collezione appare così una raccolta disordinata, la visita è anche abbastanza faticosa per gli accostamenti bruschi di opere che vengono da contesti totalmente diversi. Andrebbe totalmente rivisto l'itinerario, magari prendendo spunto dalle mostre temporanee che sanno accompagnare il visitatore dall'inizio alla fine. Oppure bisognerebbe trovare una collocazione più idonea. Peccato
Scritta in data 24 settembre 2017
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Ignacio A
Roma, Italia170 contributi
set 2017 • Amici
Una grande scoperta ma allo stesso tempo mi aspettavo di più , ha un grande potenziale ma penso che ancora non può essere considerato un grande museo per la mancanza di opere , mancanza ancora di spazio e gallerie . Il museo è senza dubbio molto ricco ma potrebbe esserlo ancor di più .
Ignacio Andres.
Ignacio Andres.
Scritta in data 12 settembre 2017
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Nico30Roma
Roma, Italia54 contributi
apr 2017
Il Museo Nazionale dell'Arte Orientale, si trova a Via Merulana, vicinissimo alla Stazione Termini, da cui si può raggiungere a piedi o con poche fermate di autobus e tram. È ospitato a Palazzo Brancaccio. Il prezzo del biglietto è di 6 euro. Nelle sale del museo si intraprende un viaggio a ritroso nel tempo, lontano nei secoli, in terre lontane e misteriose. Il percorso che si snoda in diverse sale dedicate, consente di osservare da vicino gli scavi effettuati nella seconda metà del Novecento, sia nel Palazzo di Mas'Ud III a El Ghazni in Afghanistan sia nel Palazzo Reale di Ebla nella Siria settentrionale con le tavolette in argilla in scrittura cuneiforme. Nonché i reperti di popolazioni antiche come i gli achemenidi, i parti, i persiani e i sassanidi. Si salta repentinamente in Tibet e Nepal, con le statue dorate del Buddha, mentre con il naso all'insù si possono ammirare gli affreschi del palazzo. Infine, si raggiunge l'Estremo Oriente, con i corredi in ceramica e i manufatti di Cina e Corea. Vasellame, terrecotte e monili completano questo incredibile viaggio a ritroso nel tempo! Consigliato agli amanti della storia dell'Oriente Antico!
Scritta in data 16 luglio 2017
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roberta c
Asti, Italia402 contributi
giu 2017 • Coppie
il museo di arte orientale di Roma si trova in pieno centro, in Via Merulana, in una location di tutto rispetto. è un peccato che a settembre venga spostato all'Eur, anche se in questo modo sarà vicino agli altri 3 musei che compongono il Museo delle Civiltà, per cui esiste un biglietto cumulativo conveniente di 10€ da usare entro 3 giorni.
il personale alla biglietteria è un po' "asciutto" e aveva terminato i dépliant informativi ma comunque in ogni sala è presente un ottimo pannello informativo semplice che spiega cosa si vede nelle vetrine e riporta anche la mappa del museo. non ci si perde comunque perché è piccolino.
si compone di 16 sale - non si sa perché non vadano da 1 a 16 bensì si parta da 10...-. rispetto alla biglietteria si entra nelle sale e si va a destra per iniziare il percorso nella prima sala e si arriva fino alla 17 al fondo a sinistra per poi tornare indietro nelle sale adiacenti.
le prime 3 presentano reperti preistorici, dal IV millennio a.c. all'età del ferro, provenienti dall'area mediorientale che è la più rappresentata. qui da leggere a parte i pannelli generici delle sale non v'è nulla. l'ho apprezzato davvero tantissimo. perché questo rende la visita molto più snella e consente di concentrarsi appieno sui reperti. anche perché trattasi di oggetti riconoscibilissimi.
la quarta sala è la più grande e impegnativa. viene trattato il mondo islamico dal VII al XIX secolo con vasi, piastrelle, pezzi di corredo ageminati, gioielli e frammenti di decorazione in marmo provenienti di una residenza nell'attuale Afghanistan. 8 pannelli spiegano in modo semplice e utile il palazzo e i ritrovamenti effettuati.
la quinta sala è dedicata al centro, in una moderna vetrina, al Tibet. vi sono esposti alcuni tappeti e mandala. intorno sono presenti statue dell'area del Gandhara.
Tibet e Nepal sono anche rappresentati attraverso statuine e gioielli nell' ultima sala.
a fianco si trova una sala con pochissimi reperti dell'area del Gandhara, bella più che altro per le decorazioni, destinata a mostre temporanee. attualmente si presenta vuota.
la piccolissima sala di fondo del corridoio di ritorno, a destra rispetto a quella destinata alle mostre e alle proiezioni video, ospita reperti di varie epoche provenienti dalla Corea: vasi, qualche tessuto, oggetti ornamentali è quanto vi si può vedere. 4 pannelli spiegano in breve questo paese e i reperti esposti.
la seconda sala propone la ricostruzione di uno stupa con i frammenti in pietra su cui sono rappresentate scene di vita del Buddha. ogni scena è descritta brevemente. anche se l'allestimento non è affatto accattivante le didascalie consentono comunque di comprendere bene quanto è esposto. sono però scritte decisamente piccole e su foglietti di carta certo non appetibili...
le restanti sale sono dedicate tutte alla Cina. nella prima si possono vedere una quindicina di stampe sui pompieri di Pechino,con 3 pannelli esplicativi, dell'800. in centro altre stampe raffigurano scorci cittadini. si possono ammirare anche due paraventi.
le 2 sale accanto sono dedicate alla preistoria, per poi passare all'arte Buddista con statue in porcellana e in legno e finire nell'ultima sala, la più bella forse, con porcellane varie. bellissima la scultura in bronzo che raffigura una gru con il suo piccolo in uno stagno.
in alcune sale l'allestimento sarebbe da rivedere ma visto il trasferimento imminente immagino che sarà previsto un generale ammodernamento.
il biglietto costa 6€.
è aperto dalle 8 alle 19, tutti i giorni tranne il lunedì.
per visitarlo con calma occorrono circa 3 ore.
consigliata la visita!! è anche piuttosto tranquillo, traffico stradale a parte, in quanto quando ci sono stata oltre a me ho visto 3 persone...
il personale alla biglietteria è un po' "asciutto" e aveva terminato i dépliant informativi ma comunque in ogni sala è presente un ottimo pannello informativo semplice che spiega cosa si vede nelle vetrine e riporta anche la mappa del museo. non ci si perde comunque perché è piccolino.
si compone di 16 sale - non si sa perché non vadano da 1 a 16 bensì si parta da 10...-. rispetto alla biglietteria si entra nelle sale e si va a destra per iniziare il percorso nella prima sala e si arriva fino alla 17 al fondo a sinistra per poi tornare indietro nelle sale adiacenti.
le prime 3 presentano reperti preistorici, dal IV millennio a.c. all'età del ferro, provenienti dall'area mediorientale che è la più rappresentata. qui da leggere a parte i pannelli generici delle sale non v'è nulla. l'ho apprezzato davvero tantissimo. perché questo rende la visita molto più snella e consente di concentrarsi appieno sui reperti. anche perché trattasi di oggetti riconoscibilissimi.
la quarta sala è la più grande e impegnativa. viene trattato il mondo islamico dal VII al XIX secolo con vasi, piastrelle, pezzi di corredo ageminati, gioielli e frammenti di decorazione in marmo provenienti di una residenza nell'attuale Afghanistan. 8 pannelli spiegano in modo semplice e utile il palazzo e i ritrovamenti effettuati.
la quinta sala è dedicata al centro, in una moderna vetrina, al Tibet. vi sono esposti alcuni tappeti e mandala. intorno sono presenti statue dell'area del Gandhara.
Tibet e Nepal sono anche rappresentati attraverso statuine e gioielli nell' ultima sala.
a fianco si trova una sala con pochissimi reperti dell'area del Gandhara, bella più che altro per le decorazioni, destinata a mostre temporanee. attualmente si presenta vuota.
la piccolissima sala di fondo del corridoio di ritorno, a destra rispetto a quella destinata alle mostre e alle proiezioni video, ospita reperti di varie epoche provenienti dalla Corea: vasi, qualche tessuto, oggetti ornamentali è quanto vi si può vedere. 4 pannelli spiegano in breve questo paese e i reperti esposti.
la seconda sala propone la ricostruzione di uno stupa con i frammenti in pietra su cui sono rappresentate scene di vita del Buddha. ogni scena è descritta brevemente. anche se l'allestimento non è affatto accattivante le didascalie consentono comunque di comprendere bene quanto è esposto. sono però scritte decisamente piccole e su foglietti di carta certo non appetibili...
le restanti sale sono dedicate tutte alla Cina. nella prima si possono vedere una quindicina di stampe sui pompieri di Pechino,con 3 pannelli esplicativi, dell'800. in centro altre stampe raffigurano scorci cittadini. si possono ammirare anche due paraventi.
le 2 sale accanto sono dedicate alla preistoria, per poi passare all'arte Buddista con statue in porcellana e in legno e finire nell'ultima sala, la più bella forse, con porcellane varie. bellissima la scultura in bronzo che raffigura una gru con il suo piccolo in uno stagno.
in alcune sale l'allestimento sarebbe da rivedere ma visto il trasferimento imminente immagino che sarà previsto un generale ammodernamento.
il biglietto costa 6€.
è aperto dalle 8 alle 19, tutti i giorni tranne il lunedì.
per visitarlo con calma occorrono circa 3 ore.
consigliata la visita!! è anche piuttosto tranquillo, traffico stradale a parte, in quanto quando ci sono stata oltre a me ho visto 3 persone...
Scritta in data 24 giugno 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
Libreria E
Roma, Italia34 contributi
giu 2017 • Coppie
Ci siamo appena stati, il museo si trova all'interno di un palazzo d'epoca meraviglioso. Si sviluppa su un piano con circa una ventina di stanze da visitare. Ci sono reperti archeologici dell'età del ferro, dell'impero sassanide e persiano, arte religiosa islamica, buddista cinese e giapponese con alcune cose anche della penisola coreana. Date un occhiata anche ai soffitti, sono veramente belli!
Scritta in data 4 giugno 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
gian1063 🇮🇹🇲🇹
Roma, Italia4.679 contributi
gen 2017 • Solo
Lo conosco per le passate frequentazioni della sua sede , quel Palazzo settecentesco Brancaccio, visitato alcuni eventi artistico culturali , per cui dalla iniziale curiosità è nato lo stimolo a compiere una visita recente . Ho trovato ciò che non immaginavo, una ricca collezione di Meraviglie dall'oriente, quali statue, ceramiche, pannelli, sculture, piatti, quadri. Tracce delle civiltà cinesi, tibetane, giapponesi, iraniane, irachene, rappresentate da oggetti finissimi nella perfetta cornice orientalizzante di Palazzo Brancaccio, raccolte in poche sale che divengono un vero scrigno , imperdibii per gli appassionati non solo dell'Oriente ma anche del bello. La raccolta è stata frutto di donazioni e di alcune spedizioni italiane all'inizio del Novecento, soprattutto del lavoro dell'esploratore marchigiano Giuseppe Tucci, a cui il museo deve il proprio nome. Purtroppo ho rilevato una carente presenza di addetti , di supporti anche adiovisivi al visitatore, ormai essenziali in ogni struttura museale , tantopiù grave assenza in un sito statale che non sfrutta appieno la bellezza e le potenzialità del palazzo in cui è ospitato .
Scritta in data 13 maggio 2017
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
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