Chiesa del Domine Quo Vadis
Chiesa del Domine Quo Vadis
4.5
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Quartiere: Ardeatino
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4.5
98 recensioni
Eccellente
44
Molto buono
40
Nella media
13
Scarso
1
Pessimo
0
claudio d
Viterbo, Italia34.405 contributi
ago 2023
La chiesa si trova a circa 800 metri dall'attuale inizio dell'Appia Antica (ovvero da fuori porta San Sebastiano), nel punto in cui la strada si apre in tre vie: a sx la continuazione dell'Appia Antica, al centro una delle vie d'ingresso alle catacombe di San Callisto e a dx la via Ardeatina. Di origini medievali, l'attuale aspetto è dovuto alla ricostruzione seicentesca. E' un edificio abbastanza piccolo, senza alcun particolare pregio architettonico o artistico; la sua notorietà è dovuta al fatto che sarebbe stata edificata nel punto in cui San Pietro, che fuggiva da Roma per evitare di essere catturato e messo a morte, avrebbe incontrato il Signore che invece andava nella direzione opposta: da qui la famosa domanda di Pietro "Signore dove vai?". La facciata è delimitata ai lati da coppie di lesene e termina con un timpano triangolare; vi si apre un unico portale, anch'esso timpanato, sopra al quale è un finestrone. Al centro del timpano della facciata si trova lo stemma della famiglia Barberini (la ricostruzione della chiesa si deve infatti al cardinale Francesco Barberini) mentre quattro fiaccole sulla sommità completano l'apparato decorativo. L'interno si presenta con un unica aula dove si rinvengono alcuni affreschi, di datazione e autore sconosciuti: al centro della parete di fondo del presbiterio è l'immagine della Madonna del Transito, mentre nella soprastante lunetta vi è la rappresentazione dell'incontro tra Gesù e San Pietro mentre fuggiva da Roma; sulle pareti laterali del presbiterio è riprodotta in un lato la crocifissione di Gesù e sull'altro quella di San Pietro; su due nicchie nelle pareti laterali dell'aula, vicino all'ingresso, è riprodotto a sx San Pietro che domanda al Signore dove sta andando, e a dx è riprodotto Gesù che risponde a San Pietro che veniva a Roma per farsi crocifiggere nuovamente; un ulteriore affresco (di San Francesco) lo si rintraccia poi nella cappella che si apre sul fianco sx dell'aula. Sul pavimento, al centro, si trova una pietra marmorea con impresse le impronte di due piedi che la tradizione vuole che siano quelle di Gesù che, dopo l'incontro con Pietro, prima di scomparire, avrebbe lasciato le sue impronte sulla pietra. Va però detto che la pietra esposta è in realtà una replica perchè l'originaria si trova nella non lontana chiesa di San Sebastiano (sempre sull'Appia Antica); inoltre, tradizione cristiana a parte, sembrerebbe che la reliquia non sia altro che una pietra votiva pagana, che di norma offrivano i viaggiatori romani al dio Redicolo per assicurarsi il buon esito del viaggio.
Scritta in data 18 agosto 2023
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
massimo C
21 contributi
giu 2023 • Amici
Orari complessi per entrare informarsi prima di passare.Molto suggestivo il percorso sull' Appia antica, peccato le auto molto rumorose sui sampietrini . Nulla di che all' interno una chiesina pulita e anonima, le impronte di Cristo sono molto evocative, e suggestive.
Scritta in data 7 luglio 2023
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Vincenzo P
Catania, Italia1.632 contributi
dic 2022
C'ero già stato ma sono voluto ritornare a visitare questa chiesetta sulla via Appia dove la leggenda vuole ci siano le impronte dei piedi di Gesù sulla pietra. Che ci crediamo o no è comunque un luogo suggestivo, da vedere anche il curioso quadro della crocifissione di Pietro a testa in giù.
Scritta in data 2 marzo 2023
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Milo
Roma, Italia110 contributi
apr 2022
In un punto in cui si intersecano l'Appia Antica - dal poeta Stazio soprannominata la Regina Viarum (I sec. d.C.) - e la via Ardeatina, non così distante da Porta San Sebastiano, ci si imbatte in questa minuta e apparentemente insignificante Chiesa del XVII sec. dai connotati più di una cappella privata.
Il sito parrebbe non trasmettere quelle emozioni che ci si attende, però, se si presta attenzione alla collocazione dei due affreschi di Gesù' e di Pietro, di rimpetto l'un dall'altro, uniti da un selciato fatto di sampietrini con al centro la lastra di marmo con il calco - non originale - delle palme dei piedi di Cristo all'interno di una grata, tutto muta, anche per coloro che sono avulsi a miracoli o interpretazioni metafisiche. La scena perde la staticità' per il movimento; i personaggi sembrano avvicinarsi l'uno verso l'altro: la figura di Pietro, posta sul lato nord della parete, deciso a lasciare Roma per il timore di subire il martirio di Nerone, quella di Gesù, posta sul lato sud della parete, in procinto di incontrare il suo apostolo e rammentargli il supplizio.
Non in grado di fornire i nomi dei pittori che hanno affrescato le pareti.
Sito da non mancare soprattutto se la passeggiata fuori le mura è unita alla visita della Basilica di San Sebastiano, luogo che custodisce il calco autentico delle palme dei piedi di Cristo.
Sito gratuito e aperto al pubblico secondo orari stabiliti.
Il sito parrebbe non trasmettere quelle emozioni che ci si attende, però, se si presta attenzione alla collocazione dei due affreschi di Gesù' e di Pietro, di rimpetto l'un dall'altro, uniti da un selciato fatto di sampietrini con al centro la lastra di marmo con il calco - non originale - delle palme dei piedi di Cristo all'interno di una grata, tutto muta, anche per coloro che sono avulsi a miracoli o interpretazioni metafisiche. La scena perde la staticità' per il movimento; i personaggi sembrano avvicinarsi l'uno verso l'altro: la figura di Pietro, posta sul lato nord della parete, deciso a lasciare Roma per il timore di subire il martirio di Nerone, quella di Gesù, posta sul lato sud della parete, in procinto di incontrare il suo apostolo e rammentargli il supplizio.
Non in grado di fornire i nomi dei pittori che hanno affrescato le pareti.
Sito da non mancare soprattutto se la passeggiata fuori le mura è unita alla visita della Basilica di San Sebastiano, luogo che custodisce il calco autentico delle palme dei piedi di Cristo.
Sito gratuito e aperto al pubblico secondo orari stabiliti.
Scritta in data 6 maggio 2022
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Walther von der Vogelweide
Pescina, Italia7.688 contributi
lug 2021 • Amici
Sarò passato davanti questa Chiesetta migliaia di volte e ieri per la prima volta l'ho visitata. Piccola Chiesa edificata dopo il 1600, su una cappella preesistente del IX secolo. Per chi crede è un luogo di culto davvero importante.
Scritta in data 21 luglio 2021
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Andrea L
Roma, Italia4.529 contributi
mag 2021
Piccola chiesa su Via Appia Antica non facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Questa chiesa è famosa perché Pietro, che stava scappando da Roma per evitare il martirio, incontro Gesù a cui rivolse la famosa domanda "Domine Quo Vadis" - Signore dove vai?
Qui c'è conservata una lastra di pietra con delle impronte che si dicono appartenere a Gesù. Questa chiesa è stata completamente ricostruita nel '600 È molto carina e caratteristica anche se decisamente abbandonata.
Qui c'è conservata una lastra di pietra con delle impronte che si dicono appartenere a Gesù. Questa chiesa è stata completamente ricostruita nel '600 È molto carina e caratteristica anche se decisamente abbandonata.
Scritta in data 30 maggio 2021
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gKiarag
Lugano, Svizzera1.339 contributi
ott 2020 • Amici
Ci siamo arrivati percorrendo l’Appia antica. Su una lastra di marmo in mezzo alla chiesa si trovano quelle che sarebbero le impronte di Gesù. La chiesa e seicentesca. c è una reliquia di Santa Faustina.
Scritta in data 3 novembre 2020
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Andrea B
Roma, Italia1.135 contributi
dic 2019 • Solo
La piccolissima chiesa di Santa Maria in Palmis, a Roma meglio conosciuta con il nome di Domine Qui Vadis, si trova all'inizio della via Appia Antica, alla confluenza fra la stessa Appia e la Via Ardeatina. Zona di immenso valore culturale e storico, non dimentichiamoci che siamo del cuore del Parco dell'Appia Antica, tra Ville Romane e imponenti catacombe e tuttavia al di fuori dei classici percorsi turistici. Vuoi per la "peculiarità" del luogo, vuoi ahimé per la difficoltà, da parte di un turista, per raggiungere il luogo stesso. Infatti è possibile arrivarci solo con il 218, da prendere presso Piazza San Giovanni.
Il luogo, come dicevo, è piccolo e l'importanza storico culturale è tutta nella leggenda che ricorda l'incontro tra S. Pietro e il Signore (da cui il nome dell'edificio stesso) a seguito della fuga del santo da Roma. L'interno della chiesetta è spoglio e austero e appena si entra una balaustra ferrea sembra spararci la strada obbligandoli a guardare verso il basso, dove, su una pietra di marmo, sono impresse due impronte di piedi (badate bene che è solo una copia perché l'originale si trova presso la chiesa di S. Sebastiano).
Il reperto, forse un ex voto, fa piombare improvvisamente il visitatore nella leggenda e sembra quasi di risentire una voce : "Domine Quo Vadis, Eo Romam Iterum Crucifigi" ...
Il luogo, come dicevo, è piccolo e l'importanza storico culturale è tutta nella leggenda che ricorda l'incontro tra S. Pietro e il Signore (da cui il nome dell'edificio stesso) a seguito della fuga del santo da Roma. L'interno della chiesetta è spoglio e austero e appena si entra una balaustra ferrea sembra spararci la strada obbligandoli a guardare verso il basso, dove, su una pietra di marmo, sono impresse due impronte di piedi (badate bene che è solo una copia perché l'originale si trova presso la chiesa di S. Sebastiano).
Il reperto, forse un ex voto, fa piombare improvvisamente il visitatore nella leggenda e sembra quasi di risentire una voce : "Domine Quo Vadis, Eo Romam Iterum Crucifigi" ...
Scritta in data 20 dicembre 2019
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Flo P
Roma, Italia24.183 contributi
gen 2019 • Solo
prima di scrivere il romanzo storico "Quo Vadis?" passo molto tempo qui dove secondo la tradizione , Cristo avrebbe incontrato Pietro in fuga da Roma. La chiesetta ospita un bellissimo affresco con San Francesco e il panorama di Roma con le sue chiese ed un busto di bronzo di Sienkiewicz lo scrittore polacco.
Scritta in data 7 gennaio 2019
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Stefo&Vivi
Roma, Italia18.250 contributi
set 2018 • Coppie
Non nascondiamo di avere un sano interesse per questa piccola chiesa.
Sì, certo, per il nome che porta: la storica frase da cui, poi, è stato mutuato il titolo del famoso film degli anni ’50, Quo vadis, che tutti noi, amanti del cinema in Technicolor, abbiamo visto più e più volte.
La leggenda narra che sia sorta sul luogo in cui Gesù sarebbe apparso a Pietro, in fuga da Roma, per sfuggire alla persecuzione di Nerone.
Chi, come noi, crede, non nasconde il senso di profonda commozione nel rileggere le parole pronunciate dal figlio di Dio.
Alla domanda dell'apostolo: "Domine, quo vadis?", Lui avrebbe risposto: "Eo Romam iterum crucifigi”. Ovvero, "A Roma, per essere di nuovo crocifisso".
Pietro, compreso il rimprovero, tornò indietro ed affrontò il suo martirio nello stesso modo brutale imposto al Messia, la crocifissione. Ma inchiodato alla croce a testa in giù, per sua stessa richiesta, giudicandosi indegno di tale emulazione.
Per la cronaca, qui è conservata una pietra con le orme dei piedi che si ritiene siano quelle di Cristo.
Sì, certo, per il nome che porta: la storica frase da cui, poi, è stato mutuato il titolo del famoso film degli anni ’50, Quo vadis, che tutti noi, amanti del cinema in Technicolor, abbiamo visto più e più volte.
La leggenda narra che sia sorta sul luogo in cui Gesù sarebbe apparso a Pietro, in fuga da Roma, per sfuggire alla persecuzione di Nerone.
Chi, come noi, crede, non nasconde il senso di profonda commozione nel rileggere le parole pronunciate dal figlio di Dio.
Alla domanda dell'apostolo: "Domine, quo vadis?", Lui avrebbe risposto: "Eo Romam iterum crucifigi”. Ovvero, "A Roma, per essere di nuovo crocifisso".
Pietro, compreso il rimprovero, tornò indietro ed affrontò il suo martirio nello stesso modo brutale imposto al Messia, la crocifissione. Ma inchiodato alla croce a testa in giù, per sua stessa richiesta, giudicandosi indegno di tale emulazione.
Per la cronaca, qui è conservata una pietra con le orme dei piedi che si ritiene siano quelle di Cristo.
Scritta in data 27 settembre 2018
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susanneronge
Stoccarda, Germania1 contributo
Wann ist die Kirche Domine qou vadis für Besucher offen?
Jae L
Long Island, NY5.904 contributi
The church is supposed to be open every day from 8.00 am to 7.30 pm. But it can close unexpectedly. It would be safer to contact them before your visit.
phone: +39 06 5120441 Best wishes.
Brrliner
Miami, FL301 contributi
What is the best way to reach Domine Quo Vadis? What do you recommend as a must see experience?
Edward A
Nairn, UK111 contributi
Bus 218 from San Giovanni Metro Station on Line A, Just watch for it on the left. It is a very small and not very impressive building but as a religious experience quite important.
RobinH0781
Pisgah Forest, Carolina del Nord1 contributo
Is the church open on Sundays? Is there a service? Do we need a ticket to enter?
Aniello Saggese
Baronissi, Italia1.845 contributi
The church seems more a museum than a place where a priest does a regular service. I confirm that you do not need to pay any ticket to visit this church. When I was there nobody was around and the entrance was completely free.
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