Basilica dei Santi Cosma e Damiano
Basilica dei Santi Cosma e Damiano
4.5
10.00 - 13.00, 15.00 - 18.00
Lunedì
10.00 - 13.00
15.00 - 18.00
Martedì
10.00 - 13.00
15.00 - 18.00
Mercoledì
10.00 - 13.00
15.00 - 18.00
Giovedì
10.00 - 13.00
15.00 - 18.00
Venerdì
10.00 - 13.00
15.00 - 18.00
Sabato
10.00 - 13.00
15.00 - 18.00
Domenica
10.00 - 13.00
15.00 - 18.00
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4.5
184 recensioni
Eccellente
101
Molto buono
68
Nella media
14
Scarso
1
Pessimo
0
Michelangelo
Lisbona, Portogallo2.591 contributi
giu 2024 • Solo
Basilica dei Santi Cosma e Damiano se trova prima di arrivare al Colosseo con bellissimi mosaici ,dipinti e affreschi,
Scritta in data 23 luglio 2024
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Massimo C
Imola, Italia999 contributi
ott 2023 • Amici
Basilica inaspettata posta all'interno dei Fori Imperiali a Roma. Sicuramente una meta poco conosciuta, ma una bellissima Basilica con dei bellissimi Mosaici.
Scritta in data 7 ottobre 2023
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851SilviaM
Fagnano Olona, Italia6.156 contributi
ott 2022 • Amici
Il mosaico della Basilica dei Santi Cosma e Damiano è tra i più antichi mosaici cristiani di Roma come la chiesa che lo contiene. Infatti essa venne realizzata nel VI secolo da papa Felice IV (526-530) attraverso la cristianizzazione di edifici pagani.
Da non perdere il chiostro e il presepe napoletano.
Da non perdere il chiostro e il presepe napoletano.
Scritta in data 10 settembre 2023
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angela0809
Genova, Italia2.918 contributi
feb 2023 • Amici
Si accede da via dei Fori Imperiali nella chiesa che nasce dalla fusione di due edifici classici, la biblioteca del Foro della Pace e il Tempio del Divo Romolo. Nel corso del ‘600, attraverso il rialzamento del pavimento, vennero realizzate la chiesa inferiore e quella superiore. All’interno, nell’abside, si possono ancora ammirare i meravigliosi mosaici del ‘600. Da non perdere anche il presepe napoletano.
Scritta in data 1 agosto 2023
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Massimiliano P
Novara, Italia41.778 contributi
mag 2021
La basilica dei Santi Cosma e Damiano è una delle più belle e antiche di tutta Roma, la sua costruzione originale avvenne nel VI secolo e corrisponde a quella che oggi è la chiesa inferiore, sopra la quale nel XVII secolo venne edificata quella superiore. L’ingresso a questa chiesa avviene direttamente da via dei Fori Imperiali, attraverso un chiostro, al centro del quale è collocata una bella fontana a tre invasi. Esternamente è difficilmente identificabile in quanto non presenta le forme classiche di una chiesa. L’interno dalla basilica, a navata unica molto larga e con cappelle laterali, è davvero molto interessante. Assolutamente da ammirare sono gli splendidi mosaici dell’abside, ma anche le cappelle laterali decorate con dipinti e affreschi e il soffitto a cassettoni dipinto. Da una vetrata nella basilica superiore è possibile vedere anche l’antico Tempio di Romolo mentre dal chiostro si possono raggiungere la chiesa inferiore e una sala dove è esposto un originale presepe napoletano del XVIII secolo. Una visita da non mancare.
Scritta in data 29 luglio 2021
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claudio d
Viterbo, Italia41.183 contributi
mag 2021
Chiesa realizzata nel VI secolo da papa Felice IV che ottenne dal re Teodorico il permesso di utilizzare una delle due biblioteche del Tempio della Pace (conosciuto anche come foro di Vespasiano), unitamente alla rotonda del c.d. Tempio di Romolo, realizzata da Massenzio per suo figlio; la chiesa, nata quindi dall’unione di questi 2 edifici, aveva l’ingresso dal lato del foro, ovvero dall’ex tempio di Romolo, che ne costituiva il vestibolo.
Modifiche ed ampliamenti furono in seguito fatti nell’alto medioevo e nel XVI secolo, ma la vera modifica radicale risale al XVII secolo, quando la chiesa venne tra l’altro rialzata di 7 metri, creando così di fatto 2 chiese: quella che ancora oggi possiamo vedere (peraltro nel 1947 è stata aperta una nuova entrata da via dei Fori Imperiali, che tramite un corridoio del chiostro della Casa Generalizia dei monaci del terzo Ordine francescano, ci introduce alla chiesa per un accesso laterale) e i resti della chiesa primitiva che sono andati a costituire l’attuale cripta.
Gli affreschi che si possono vedere nel chiostro sono di Francesco Allegrini; da vedere anche la fontana al centro del cortile.
L’interno della chiesa, tranne il presbiterio, è il risultato dei rifacimenti seicenteschi: unica navata che appare stranamente corta, ma forse l’effetto è dovuto alla larghezza della stessa (che infatti termina con una grande abside, che sembra sproporzionata) e 7 cappelle, di cui 4 sul lato dx e 3 sul lato sx (perché su questo lato un’arcata è destinata all’ingresso laterale da cui si entra in chiesa).
Quello che comunque colpisce è la ricchezza dell’apparato decorativo, a cominciare dallo splendido soffitto a cassettoni, quindi gli stucchi e gli affreschi delle pareti e delle cappelle e le 2 cantorie con sovrastanti organi poste sulla controfacciata.
La decorazione della chiesa risale al XVII secolo, come la maggior parte delle tele delle cappelle.
Per quanto riguarda il presbiterio, di altra epoca è la tavola posta al centro dell’altare (Madonna con Bambino del XIII secolo) e lo scenografico mosaico che occupa tutto il catino absidale (apprezzabile anche il sottostante coro ligneo) risalente al VI secolo.
Da una vetrata della controfacciata è possibile osservare l’interno del citato Tempio di Romolo, mentre dal chiostro, per il tramite di un’altra porta, si accede al locale dove è in mostra permanente un grande presepe napoletano del XVIII secolo.
Sempre dal chiostro si scende poi nella cripta che è, come già detto, l’ex chiesa primitiva: a parte le dimensioni inaspettate (che di fatto replicano lo spazio della chiesa superiore), si potranno osservare i resti del pavimento policromo originario, tracce (labili) di affreschi e l’interno del Tempio di Romolo, che in questo caso è posto allo stesso livello (mentre nella chiesa superiore si vedeva dall’alto in basso).
Modifiche ed ampliamenti furono in seguito fatti nell’alto medioevo e nel XVI secolo, ma la vera modifica radicale risale al XVII secolo, quando la chiesa venne tra l’altro rialzata di 7 metri, creando così di fatto 2 chiese: quella che ancora oggi possiamo vedere (peraltro nel 1947 è stata aperta una nuova entrata da via dei Fori Imperiali, che tramite un corridoio del chiostro della Casa Generalizia dei monaci del terzo Ordine francescano, ci introduce alla chiesa per un accesso laterale) e i resti della chiesa primitiva che sono andati a costituire l’attuale cripta.
Gli affreschi che si possono vedere nel chiostro sono di Francesco Allegrini; da vedere anche la fontana al centro del cortile.
L’interno della chiesa, tranne il presbiterio, è il risultato dei rifacimenti seicenteschi: unica navata che appare stranamente corta, ma forse l’effetto è dovuto alla larghezza della stessa (che infatti termina con una grande abside, che sembra sproporzionata) e 7 cappelle, di cui 4 sul lato dx e 3 sul lato sx (perché su questo lato un’arcata è destinata all’ingresso laterale da cui si entra in chiesa).
Quello che comunque colpisce è la ricchezza dell’apparato decorativo, a cominciare dallo splendido soffitto a cassettoni, quindi gli stucchi e gli affreschi delle pareti e delle cappelle e le 2 cantorie con sovrastanti organi poste sulla controfacciata.
La decorazione della chiesa risale al XVII secolo, come la maggior parte delle tele delle cappelle.
Per quanto riguarda il presbiterio, di altra epoca è la tavola posta al centro dell’altare (Madonna con Bambino del XIII secolo) e lo scenografico mosaico che occupa tutto il catino absidale (apprezzabile anche il sottostante coro ligneo) risalente al VI secolo.
Da una vetrata della controfacciata è possibile osservare l’interno del citato Tempio di Romolo, mentre dal chiostro, per il tramite di un’altra porta, si accede al locale dove è in mostra permanente un grande presepe napoletano del XVIII secolo.
Sempre dal chiostro si scende poi nella cripta che è, come già detto, l’ex chiesa primitiva: a parte le dimensioni inaspettate (che di fatto replicano lo spazio della chiesa superiore), si potranno osservare i resti del pavimento policromo originario, tracce (labili) di affreschi e l’interno del Tempio di Romolo, che in questo caso è posto allo stesso livello (mentre nella chiesa superiore si vedeva dall’alto in basso).
Scritta in data 7 giugno 2021
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
Anna M
Europa3.847 contributi
dic 2019
Basilica risalente al 526 d.c. e dedicata ai due Santi medici martiri. Visitata in una splendida giornata di sole che ne ha esaltato la luce interna e il mosaico situato nell'abside centrale. Questo mosaico antichissimo racconta la seconda venuta di Cristo e la presentazione dei Santi Cosma e Damiano da parte dei Santi Pietro e Paolo. Qualcosa di unico nel suo genere...
Scritta in data 28 dicembre 2019
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giovdacunzo
Roma, Italia1.895 contributi
dic 2019 • Amici
La basilica si trova lungo via dei Fori Imperiali.
Bellissimi e ben conservati i mosaici che la abbelliscono.
Interessante anche la basilica inferiore.
Bellissimi e ben conservati i mosaici che la abbelliscono.
Interessante anche la basilica inferiore.
Scritta in data 8 dicembre 2019
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tony b
5.207 contributi
nov 2019 • Amici
Chiesa molto bella sui fori imperiali sconosciuta ai più.
Le sue origini risalgono al VI secolo.
Non è molto distante dal Colosseo ed è la basilica più antica di Roma.
Importante e affascinante è il grande mosaico.
Uno stupendo presepe del '700 napoletano.
Un chiostro bellissimo con affreschi di alto pregio.
Da visitare!
Le sue origini risalgono al VI secolo.
Non è molto distante dal Colosseo ed è la basilica più antica di Roma.
Importante e affascinante è il grande mosaico.
Uno stupendo presepe del '700 napoletano.
Un chiostro bellissimo con affreschi di alto pregio.
Da visitare!
Scritta in data 11 novembre 2019
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spedubec
Bologna, Italia5.331 contributi
nov 2019
La basilica dei Santi Cosma e Damiano la si trova sulla destra passeggiando da piazza Venezia verso il Colosseo in posizione un po' occultata. All'esterno non ha nessun tratto tipico di una chiesa che salti all'occhio: non un campanile né una cupola. La si nota perché sul marciapiedi c'è un cartello che la segnala. Si accede (gratuitamente) a un chiostro e, in uno dei locali adiacenti c'è un presepio napoletano. Non mi ha emozionato e non ho neanche capito di che epoca fosse, ma sembrava piuttosto recente. Girando intorno al porticato del chiostro si giunge infine alla basilica vera e propria. All'interno, che è basso e tozzo, l'attenzione è catturata dal mosaico dell'abside. E' tenuto talmente bene che sembra un'opera contemporanea, ma ho appreso leggendo informazioni sulla storia della basilica, che questa ci si presenta oggi come era tre secoli fa all'epoca dell'ultimo rimaneggiamento. Una vetrata separa la chiesa dal tempio del Divino Romolo, uno dei templi più vetusti della Roma antica.
Scritta in data 10 novembre 2019
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quais os dias que está aberta
Scritta in data 22 maggio 2017
É uma igreja ... abre todos os dias.
Scritta in data 24 gennaio 2018
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