nella omonima piazza, la chiesa è antichissima. Interessante l'interno con il soffitto ligneo, il dipinto Fuga in Egitto, l'annunciazione e la scultura di Sant'Anna che un tempo veniva portata in processione per le donne in attesa. Perché l'appellativo "della rota " ? La santa nativa di Alessandria d'Egitto martirizzata, l'imperatore decreto che venisse stritolata da una ruota dentata, così ruota divenne rota.

Una chiesetta di origine antichissima, sicuramente attorno al XII secolo, dietro via Giulia, nel cuore del rione Regola, detta dapprima Santa Maria de catenariis perchè era qui che coloro che riuscivano a fuggire dai barbareschi venivano a deporre le loro catene dopo la liberazione appendendole sotto l'altare della Vergine . Molto interessante il processo di corruzione che portò da Catenariis a Caterina , la chiesa fu perciò detta di S. Maria in Catarina . Sicuramente rifatta nel XVI secolo dal Mascherino (allora si ufficializzò l'attuale dedicazione alla martire S.Caterina d'Alessandria) , da cui il suo elegante stile rinascimentale,sull'altare maggiore un dipinto di Giacomo Zucca , allievo del Vasari. La Rota deriva quindi dalla associazione alla Santa martirizzata appunto attorno alla ruota . La elegante facciata che oggi ammiriamo risale al 1730 con un grande portale che reca al centro del timpano spezzato, lo stemma del Capitolo di San Pietro, che si fece carico del restauro della chiesa alla fine dell'Ottocento. L'interno si presenta ad una sola navata ma presenta di notevole suggestione il soffitto ligneo che risale al Cinquecento e fu qui installato dalla chiesa di San Francesco d'Assisi a ponte Sisto,demolita per procedere alla realizzazione dei muraglioni post- unitari.