Dopo una passeggiata chilometrica per calle Alcala, siamo giunti in Plaza de Toros. L'arena si presenta imponente davanti ai tuoi occhi, sulla piazza antistante l'ingresso dell'arena c'è la statua in bronzo di Manolete, ritenuto il più grande torero di tutti i tempi morto a 30 anni nel 1947 a seguito delle ferite dalle cornate ricevute, ma forse la vera causa è stata una cattiva trasfusione di sangue.......... Comprato il biglietto e preso possesso dell'audioguida in italiano, abbiamo iniziato il tour dell'arena più grande della Spagna e la terza al mondo dopo quelle sudamericane. Dopo aver attraversato corridoi e salito le scalinate interne ci siamo affacciati sull'arena....siamo rimasti delusi perché al centro c'era una struttura di metallo e vetro che occupava quasi tutta l'area e quindi non siamo potuti né entrare nell'arena né vedere la grandiosità del manufatto........Abbiamo continuato con l'itinerario, in direzione dell'infermeria dove vengono soccorsi i toreri feriti e poi siamo usciti in un cortile interno dove c'è la cappella dove i toreri sostano prima della corrida. Lì fuori c'è una lapide con i nomi dei più grandi toreri che hanno fatto beneficienza all'Ospedale di Madrid, tra cui c'è il nome di Manolete e Dominguin (il padre di Miguel Bosè). Siamo poi entrati nel museo taurino, vero motivo della mia visita all'arena. Il museo è bellissimo, è pieno di vestiti appartenuti ai più grandi toreri, tra cui quello che indossava Manolete il giorno della morte, ancora sporco di sangue........
Consiglio di andarci, è suggestivo indipendentemente se si è o no animalisti, fa parte della tradizione e della cultura di un paese....
Meriterebbe il massimo giudizio ma la struttura che occupava il centro dell'arena ha ridotto la mia valutazione.