Appena siamo entrati a Touba vedendo tante Moschee pensavamo di essere arrivati ma il nostro autista ci ha fatto notare che solamente ain questa città ci sono qualcosa come 100 Moschee. Appena arrivati le donne le fanno vestire con i loro chador nonostante erano già coperte mentre noi uomini mettiamo i pantaloni lunghi. Questa Moschea é molto bella, la sua costruzione é iniziata nel 1927, anno della morte dell'Iman a cui é dedicata; é costruita con travertino Italiano, marmo Portoghese e ha delle belle decorazioni.

Nella Città Santa di Touba, seconda città per grandezza in Senegal dopo la capitale Dakar, città che ripropone un livello di vita molto basso e ancora di più radicato alle tradizioni religiose rispetto le altre città, sorge la Grande Moschea, un'opera architettonica maestosa e imponente, la terza Moschea più grande d'Africa, la seconda dopo La Mecca per importanza spirituale. Infatti, nonostante i residenti di Touba siano poco più di mezzo milione, la città e perennemente frequentata da almeno due milioni di persone per il costante pellegrinaggio quotidiano dei fedeli che culmina con l'affluenza record di circa 6,5 milioni di presenze in occasione del Mengale, Festa religiosa annuale e che vede affluire fedeli da tutta l'Africa e non solo. La Moschea, come il Duomo di Milano, è costantemente in opera di ristrutturazione e si presenta alla vista esterna con torri imponenti. L'interno è rifinito con marmi e stucchi tipici della tradizione islamica. Si accede ovviamente senza scarpe e molto coperti, le donne anche il capo e non gradiscono molto i turisti che fotografano e guardano con curiosità. Nel contesto di assoluta povertà generale è la classica Cattedrale nel deserto, visto che ancor di più la maestosità della Moschea si scontra con il nulla assoluto di tutto il resto. Ovviamente se si va a Touba non si può non visitare la Moschea.