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Dalla città di Jaca, percorrendo una strada che si insinua tra i monti pirenaici, ci dirigiamo verso il piccolo paese di Canfranc, posto proprio sul confine tra Spagna e Francia. Qui si trova una stazione ferroviaria dalle caratteristiche uniche e assai particolare. Era infatti una importante stazione di confine tra la rete ferroviaria spagnola e quella francese. Come tale ha vissuto alcuni momenti drammatici della recente storia europea: la guerra civile, il secondo conflitto mondiale, il dopoguerra. Ma oltre a fungere da dogana e da frontiera, essa svolgeva una funzione particolare. Avendo infatti le ferrovie francesi e quelle spagnole un diverso “scartamento” dei binari (una diversa distanza tra i due binari), i passeggeri dovevano scendere da un treno per salire su l’altro al fine di proseguire il loro viaggio. In funzione di ciò, la stazione, invece di essere costruita, come normalmente avviene su un lato esterno, lateralmente alla fascia di binari, fu costruita al centro di essi; così i passeggeri scendevano sulla banchina, attraversavano la stazione e salivano dall’altro lato. E’ quindi una stazione ferroviaria assai caratteristica, molto grande per essere un luogo di montagna, che si sviluppa soprattutto in lunghezza. Inoltre, essendo stata costruita agli inizi del XX secolo, ha tutti i caratteri di una costruzione in stile Liberty. Chiusa nel 1970 a seguito di un incidente sul lato francese causato dalla eccessiva pendenza del tracciato, funziona ora soltanto per il traffico locale. Un interessante progetto di riconversione è in atto per il recupero della struttura e il suo riutilizzo in funzione di “uso sociale” (così recita il cartello dei lavori affisso all’esterno del cantiere).…
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Data dell'esperienza: settembre 2019
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Stazione dalla storia sfortunata, che in meno di un secolo è stata chiusa innumerevoli volte. Attualmente è in corso il restauro del corpo centrale e si parla di una possible riapertura, grazie anche agli investimenti che la Francia sta facendo sulla linea ferroviaria di frontiera. Consiglio la visita guidata (per soli 2€) perché è l'unico modo per vedere l'interno della stazione, ma meglio prenotare in anticipo perché i posti sono limitati.…
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Data dell'esperienza: gennaio 2016
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abbiamo pernottato al Santa Cristina apposta, leggere la strana storia di questa stazione ci porta ai sacrifici che hanno fatto persone .. Da visitare anche se in disuso.
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Data dell'esperienza: settembre 2014
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Queste recensioni sono state tradotte automaticamente dall'inglese. Mostrare la traduzione automatica?
Ci sono visite guidate intorno all'antico , ormai dismesse, stazione che purtroppo non siamo stati in grado di sperimentare ma la scala della vecchia stazione è impressionante. Difficile credere che fosse all'avanguardia in fatto di viaggi internazionali non molto di più di 100 anni fa. Anche difficile da credere che la stazione ancora riceve 2 treni al giorno da Zaragoza. Se sei un buff ferroviaria vale la pena di fare la deviazione.…
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Data dell'esperienza: giugno 2017

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Avevamo fatto la prenotazione tramite il sito web ( 3 euro) per la visita guidata ( 45 minuti) . Avevamo una guida audio in inglese. Non è stato facile per seguire la guida audio e la guida di spagnolo intorno all'edificio (solo 2 fermate). Abbiamo trovato la stazione molto imponente, ma visita è meglio se si conosce lo spagnolo. Deludente solo per visitare una camera.…
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Data dell'esperienza: luglio 2017

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